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LAGO FUSARO Questo lago di origine lagunare comunica con il mare attraverso due canali. Uno di epoca romana l'altro voluto dal re borbonico Francesco II per facilitare il ricambio d’acqua all’interno del lago. Questa zona già dal III secolo a.C. era una vasta palude nota col nome di "Acherusia Palus". Più tardi, sulle sponde di questo lago i romani costruirono numerose ville e stabilimenti termali. In età medievale il lago fu utilizzato per la macerazione della canapa e del lino diventando un " infusarium " da cui l'origine del nome. In età molto antica l’aspetto del paesaggio era diverso, quello che oggi è un lago si presentava, infatti, come un ampio golfo sul mare, poiché completamente aperto sul lato ovest, e a partire dal I secolo d.C. cominciò a formarsi la duna sabbiosa che lo chiuse. In epoca romana vennero costruite intorno al lago numerose abitazioni che sfruttavano le sorgenti termali e tra queste una in particolare fu attribuita al senatore Publio Vatia Isaurico dove, alla fine della sua attività politica, decise di trasferirsi. Ciò che rimane di questo edificio da l'idea della magnificenza e della particolare articolazione su più livelli, degradanti verso il mare, della villa. Nel tardo evo antico il Fusaro ridivenne un acquitrino e solo verso la seconda metà del '700 fu riscoperto ed usato come riserva reale di pesca e di caccia, epoca in cui fu costruito il Casino Reale che ancora oggi impreziosisce il lago con la sua articolata architettura. Nei pressi del lago si trovano anche alcuni monumenti funerari di età romana, il più interessante dei quali è il Colombario. La laguna salmastra del Fusaro grazie alla presenza di sorgenti d’acqua dolce, ha offerto per decenni l’habitat naturale per la produzione di ostriche di ottima qualità. Come raggiungere il Parco Vanvitelliano: da Napoli (autostrade) Ferrovia: da Napoli (stazione centrale di piazza Garibaldi) Autobus: da Napoli (stazione centrale di piazza Garibaldi)
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