TEMPIO DI APOLLO
Lungo la via Sacra, sul lato orientale e posto su un'ampio terrazzamento naturale, si trova questo tempio andato nel tempo completamente distrutto. Noto anche come Terrazza inferiore, comprendeva una serie di edifici sacri, parti di un grande santuario dotato di un tempio maggiore. Esso si caratterizza per la presenza di piccole vasche, per probabili usi rituali, presumibilmente approvvigionate con acqua recuperata da una cisterna di epoca greca vicina alla terrazza stessa.
Il tempio costruito nel VI sec. a.C., attribuito ad Apollo per il ritrovamento nei pressi di un altare ad egli dedicato, sulla base di iscrizioni rinvenute nell'area, potrebbe anche essere stato destinato ad Hera ma sono scarse le informazioni che ne possano confermare l'attribuzione. In età augustea l'edificio fu oggetto di un importante intervento di ristrutturazione che conservò solo il basamento originario, rinnovando le strutture in elevazione con l'aggiunta di un monumentale pronao sul lato lungo, che riprendeva lo schema compositivo del tempio della Concordia di Roma.
L'edificio sacro così innovato aveva un aspetto maestoso che dominava il suburbio meridionale e visibile da tutto il bassopiano di Cuma. Intorno al V sec. d.C. fu trasformato in basilica cristiana, inserita una fonte battesimale e ricavate delle tombe dal pavimento. Oggi rimangono solamente i resti dei colonnati e le basi perimetrali dei vani che lo conformavano.
"Per fare chiarezza sul mitico antro, sull'ubicazione del detto tempio e forse svelare aspetti ignoti sulla figura della Sibilla Cumana". |
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