CRYPTA ROMANA 
                    Si tratta di un percorso militare, di epoca augustea, di circa 180 mt. di  lunghezza opera di Cocceio, che doveva facilitare il collegamento tra il Portus  Julius ed il porto di Cuma. Il primo  tratto, un corridoio d'ingresso lungo circa m. 30 è coperto da una volta a  botte, su cui sono ancora visibili le tracce del ponteggio ligneo usato per la  costruzione.  
                    Da questo si accede ad un ampio ambiente rettangolare,  originariamente coperta da una volta poi crollata, lungo circa 26 m. dove sono visibili su  una delle pareti quattro grandi nicchie in “opus reticulatum” destinate ad  alloggiare statue. Prima di introdursi nella galleria sono visibili strutture  in muratura di recente costruzione mirate a consolidarne l’ingresso.  
                    La  galleria da questo punto in poi prosegue sotto il Monte di Cuma fino alla città  bassa. Una serie di aperture sulla volta garantivano la ventilazione e l’illuminazione.  Molto probabilmente con l’avvento del cristianesimo essa è stata utilizzata  anche come catacomba. Nel V sec. d.C., quando la città bassa fu abbandonata, la crypta perse la  sua funzione di collegamento e in seguito a trasformazioni che causarono crolli  essa andò progressivamente ad interrarsi. 
                      
                    
                      
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