CUMA
Dopo aver fondato PHITHECUSA ( Isola d' Ischia ), agli inizi dell' VIII sec. a. C. gli Eubei di Calcide si trasferirono verso la terra ferma per fondare la colonia di KIME (che significa “onda” dalla particolare forma del sito), attuale Cuma, introducendovi l’alfabeto greco.
Questo luogo, frequentato fin dall’età del ferro IX e VIII secolo a.C., aveva le tipiche caratteristiche di un insediamento greco: una baia riparata per permettere l’approdo delle navi, una zona in altura sulla quale costruire un acropoli, una zona paludosa alle spalle per difendersi dai nemici. Cuma si scontrò con gli Etruschi vincendoli nel 524 a. C. e nuovamente nel 474. Cadde sotto il dominio sannita nel V sec. a.C . e fu poi fedele alleata di Roma di cui diventò municipium.
L'area urbana di Cuma occupava la conca compresa tra il Monte di Cuma, su cui sorgeva l'acropoli, la collina che lo prolunga in direzione sud, e le pendici di Monte Grillo. I Saraceni devastarono la città nel 915 d.C. diventando covo di pirati, sino alla definitiva distruzione operata dall'armata napoletana di Goffredo di Montefuscolo nel 1207.
Alle distruzioni belliche e all’abbandono, si aggiunse il progressivo impaludamento dell’area che rese malsano e impraticabile il territorio. Solo agli inizi del ‘900 si incominciò la bonifica del territorio e gli scavi archeologici effettuati hanno riportato alla luce le antiche mura e contemporaneamente cominceranno ad insediarsi nell'area diverse masserie, riutilizzando i ruderi antichi. Sono riconoscibili i resti dell'anfiteatro e di varie tombe, ma la parte più interessante di Cuma è l'Acropoli.
PARCO ARCHEOLOGICO DI CUMA
Durante le campagne di scavo eseguite sull'acropoli di Cuma nei primi decenni del '900 emersero i residui di alcuni edifici, poi rivelatisi di notevole importanza. Tali reperti oltre a stimolare ulteriori ricerche contribuirono alla migliore comprensione del sito archeologico e indussero l'allora direttore degli scavi, l'archeologo Amedeo Maiuri, ad istituire nel 1927, il Parco Archeologico di Cuma.
Esso comprende l'acropoli, dove è possibile visitare l'Antro della Sibilla ubicata a valle della collina e di mano in mano che si sale la Torre Bizantina e il Belvedere e procedendo lungo la Via Sacra vedere la Terrazza Inferiore, nota come Tempio di Apollo e infine, in cima alla rocca, osservare la Terrazza Superiore detta anche Tempio di Giove.
Ciò che rimane della città bassa non è ordinariamente fruibile, ma aperta al pubblico solo in particolari occasioni e comprende il Foro, le Terme del Foro, la Necropoli Monumentale, la Porta Mediana, i resti dell'area residenziale e a valle del costone tufaceo dell'acropoli la Crypta Romana. Notevole interesse ha suscitato la scoperta, ad occidente della Porta Mediana, dei resti di uno Stadio di età ellenistica.
Aperto tutti i giorni dalle 9,00 ad un’ora prima del tramonto, tranne il Lunedì.
Il costo del biglietto è di € 8,00 ridotto ad € 4,00 per docenti accompagnatori e studenti dai 18 ai 25 anni (da compiere) italiani e stranieri dei Paesi dell'Unione Europea e di quelli che abbiano sottoscritto accordi di reciprocità in materia con lo Stato italiano. Biglietto gratuito: al di sotto dei 18 ed oltre i 65 anni.
Il Parco è inserito all'interno del circuito di visita ArteCard (Museo Archeologico dei Campi flegrei, Parco archeologico di Cuma, Anfiteatro Pozzuoli, valido 2 giorni).
L'acquisto del biglietto è online presso il seguente SITO.
Per prenotazione telefonare al numero verde 848800288 e dall’estero e dai cellulari telefonare al +39.06.39967050 e/o al +39.081.8543060 (Ufficio per i Beni Archeologici di Cuma)per prenotazione tramite Fax.
Indirizzo del parco archeologico: Via Monte di Cuma, 1 - Località Cuma - 80078 Pozzuoli Napoli.
Come raggiungere il Parco archeologico di Cuma:
Da Napoli (autostrade):
Imboccare Tangenziale di Napoli verso Pozzuoli. Uscita n. 13 Cuma. Seguire la statale e svoltare al primo incrocio a sinistra. Proseguire dritto passando sotto l'Arco Felice Vecchio. Al primo incrocio, girare a destra proseguire e svoltare alla prima traversa a sinistra. Parcheggio adiacente non custodito per autovetture e autobus.
da Roma a Napoli - via Domiziana:
Proseguire per Baia Domizia, Mondragone, Castel Volturno. Poi percorrere la strada a scorrimento veloce variante SS. n° 7 Quater che immette sulla Tangenziale di Napoli (Uscita Lago d'Averno), oppure percorrere la via Domiziana (SS. n° 7 Quater). Seguire indicazioni per Cuma.Proseguire dritto e proseguire passando sotto l'Arco Felice Vecchio. Al primo incrocio, girare a destra proseguire e svoltare alla prima traversa a sinistra.
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