PARCO ARCHEOLOGICO DI BAIA
Le "Terme di Baia" si estendono su tutto il versante della collina di Baia e sono organizzate su una serie di terrazzamenti, ognuno dei quali occupati da residenze concepite come organismi architettonici indipendenti, collegati tra loro tramite rampe a gradoni. La prima di queste residenze è nota con il nome "Villa dell'Ambulatio" e comprende ambienti, dalla diversa destinazione, prospicienti sei terrazze.
L'intero complesso aveva pavimenti in marmo e in mosaico bianco e nero. La parte centrale del complesso delle terme è occupato da un nucleo detto della "Sosandra" questo si articola su quattro terrazzamenti e si caratterizza per la presenza di stucchi e raffinati pavimenti in mosaico. Dal più grande degli ambienti che conformano questo complesso proviene la statua in marmo di Aspasia nota anche come Afrodite Sosandra (copia romana di statua originale greca).
Altri edifici termali completano il complesso, tra questi quello noto come il "Tempio di Mercurio" caratterizzato da una piscina termale a pianta circolare con volta a cupola, non del tutto conosciuto perchè parzialmente interrato e sommerso, nel quale fu ritrovata la testa in marmo di Apollo (copia di originale greca in bronzo).
Il complesso termale noto come le "Stanze di Venere" caratterizzate da decorazioni in stucco sulle volte è composto da tre corpi edilizi costruiti in epoche diverse distribuiti su tre livelli. Questo complesso comprende anche il così detto "Tempio di Venere" edificio termale a pianta circolare all’interno ed ottagonale all’esterno originariamente coperto da volta "a spicchi", isolato dal resto del complesso dalla attuale strada litoranea.
La decorazione interna doveva essere molto ricca, con stucchi e paste vitree, e altrettanto decorata doveva essere anche la parte esterna dell’edificio. Interessanti sono gli ambienti, interni al Parco, noti come le "Piccole Terme" residui di una villa romana, successivamente integrata con altri locali termali.
TEMPIO DI DIANA
L'edificio, in parte costruito in "opera listatum" e parte in "opera latericium", è a pianta circolare inscritta in un ottagono e questo grande ambiente era coperto da una volta ogivale, oggi visibile parzialmente, realizzata con schegge di tufo e laterizi.
La struttura doveva essere una "natatio", una sorta di piscina coperta alimentata da sorgenti vulcaniche. Questo edificio è conosciuto con il nome "Tempio di Diana" dal ritrovamento di bassorilievi in marmo raffiguranti cani e cervi e da un frammento di marmo sul quale pare fosse scritto il nome della dea.
L’ingresso del parco è in Via Sella di Baia, 22 – 80070 Bacoli - Napoli. Aperto tutti i giorni tranne il Lunedì dalle 9.00 fino ad un'ora prima del tramonto.
Il costo del biglietto è di € 8,00 e ridotto ad € 4,00 per docenti accompagnatori e studenti da 18 a 24 anni italiani e stranieri dei Paesi dell'Unione Europea e di quelli che abbiano sottoscritto accordi di reciprocità in materia con lo Stato italiano. Ingresso gratuito fino a 18 anni e oltre i 65 anni.
Il Parco è inserito all'interno del circuito di visita ArteCard (Museo Archeologico dei Campi flegrei, Parco archeologico di Cuma, Anfiteatro Pozzuoli, valido 2 giorni).
L'acquisto del biglietto è online presso il seguente SITO.
Per prenotazione telefonare al numero verde 848800288 e dall’estero e dai cellulari telefonare al +39.06.39967050.
(Parco archeologico di Baia)Tel. +39.081.8687592
Per Fax: +39.081.5233797 (Ufficio per i beni archeologici di Baia)
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